Nella notte come un desiderio di seta,
dove si sdraia il contorno di un uomo,
io bacio la tua indecisione.
I palmi disperatamente lontani,
siate la mia pioggia non risorta.
Nella chioma prosciugatasi dai sentimenti,
dipinti con il carbone sono le foglie,
ma lì, in mezzo alla doratura nera,
sento il campanellio delle cose taciute,
la chiave della mia anima si scioglie.
La fitta neve copre le orme
e strimpella l’arco sulle corde del pensiero,
sulla mia pelle la brina si sta assopendo
senza opporre un gesto di resistenza.
Dove sei tu, calore mortale …?
L’albero che tu stai vestendo per me,
è l’ombra, che tu accarezzi silenziosamente,
loro non saranno pi? di nessuno …
Ho bisogno di erba per mettermi in ginocchio,
prima che tu mi cancelli come per scherzo.
Il segno capovolto suggerisce una logica,
che le labbra invisibili pronunciano,
dal cioccolato nero all’ erotismo bianco,
da ogni „si“ all’eterno „contrario“,
sto intrecciando una fiaba virtuale.
Questo poema in bulgaro
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